
I Ristoratori toscani lanciano l’allarme: il 30% delle imprese di ristorazione toscane chiuderà dopo le nuove regole imposte dal nuovo Dpcm approvato alcuni giorni fa.
Il gruppo dei Ristoratori Toscani rappresenta 1000 imprese di Firenze e 15mila in tutta la Regione Toscana. Secondo un sondaggio svolto, la chiusura a mezzanotte viene bocciata dai ristoratori.
Come riferisce intoscana.it, il Portale Ufficiale della Toscana, la difficoltà maggiore si rappresenta tra i ristoratori nei centri storici.

Secondo il sondaggio svolto, i ristoranti che si trovano nelle periferie prevedono una perdita del 30%. Diversamente da chi lavora nel centri storici, che, con le nuove disposizioni, prevedono l’80% del calo di fatturato.
- Il 97,6% dei pubblici esercizi boccia il Dpcm
- Il 35% degli intervistati dice che la chiusura a mezzanotte equivale a perdere il secondo turno di lavoro.
- Il 50%, al di là delle nuove direttive, sarà l’effetto paura a svuotare ulteriormente le strade della città.
- Il 10% dichiara che a mettere a rischio le attività saranno i limiti per cene o pranzi di matrimonio, battesimo o fra amici e per feste di compleanno.
Pasquale Naccari (portavoce del gruppo Ristoratori Toscani):
“Lo stop a mezzanotte per i locali non ha alcun senso, perché per evitare assembramenti l’unico modo è dilatare gli orari. Auspichiamo un credito di imposta o un fondo per le locazioni, oltre ad un aiuto per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza, visto che nel decreto agosto c’è il credito di imposta per gli hotel fino a dicembre su cui però non rientrano i ristoranti“.
