
Sri Lanka dichiara il lutto nazionale dopo la strage di Pasqua a Colombo, mentre è caccia ai membri del gruppo jihadista srilankese National Thowheed Jamath.

Sono almeno 321 le persone che hanno perso la vita e altri 500 che sono rimaste ferite durante gli attacchi kamikaze avvenuti nelle chiese e negli alberghi, durante la domenica di Pasqua.
Le autorità cingalesi hanno riferito che gli stranieri che hanno perso la vita in Sri Lanka sono 30 e provenivano da 11 Paesi diversi. Secondo i media internazionali, tra di loro ci sono anche 3 dei 4 figli del patron danese di Asos, Anders Holch Povlsen.
Il 23 aprile è giorno di lutto nazionale, come ha dichiarato l’ufficio stampa del presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena.
Come riferisce Ansa, i sostenitori dell’Isis hanno celebrano la strage, come una vendetta per la carneficina del mese scorso in due moschee di Christchurch (Nuova Zelanda) dove persero la vita 50 persone.
